Infiammazione Cronica Sistemica di Basso grado: la dieta per prevenirla

Che cos’è l’infiammazione cronica sistemica di basso grado

L’ infiammazione Cronica Sistemica di Basso Grado è una condizione patologica diffusa ed in continuo aumento, legata a nuovi stili di vita e a inquinamento ambientale. Si tratta di un processo infiammatorio sistemico fortemente correlato con

  1. tipo di alimentazione (l’eccessiva assunzione calorica, l’acidosi metabolica latente, l’eccessiva produzione di insulina, la disbiosi intestinale e la carenza di fibre, lo squilibrio omega 3 / omega 6),
  2. scarsa / assente attività fisica,
  3. stress e alterazione dei ritmi biologici.

L’infiammazione cronica sistemica di basso grado si manifesta con una costellazione di segni e sintomi aspecifici (sovente interpretati come “fisiologiche” manifestazioni dell’invecchiamento) che includono astenia, sonnolenza diurna, insonnia notturna, irritabilità, difficoltà di concentrazione, ecc. ecc.

Nel tempo, la sua mancata correzione, promuove numerose patologie comprese obesità, diabete tipo 2, neoplasie maligne e malattie neurodegenerative (in particolare la malattia di Alzheimer, Sclerosi Multipla e Morbo di Parkinson). Coinvolge infatti il connettivo e le cellule di tutti i tessuti e organi del nostro corpo: dal sistema nervoso alla cute, dal sistema respiratorio a quello immunitario.

Come contrastare l’infiammazione Cronica Sistemica di Basso grado

Alimenti Infiammazione Cronica Sistemica di Basso grado

Alimenti per prevenire l’infiammazione Cronica Sistemica di Basso grado

Per contrastare efficacemente l’infiammazione cronica sistemica di basso grado, ed eliminare disturbi presenti da mesi o anni, basterebbe applicare alcuni accorgimenti al nostro stile di vita. I principali consistono nel cambiamento del pattern dietetico con la scelta di una dieta anti-infiammatoria che prevede la presenza di un’alta percentuale di cibi alcalinizzanti (a scapito di quelli acidificanti), l’aumento delle fibre e degli acidi omega 3, la riduzione degli zuccheri semplici, dei grassi saturi e del sale, ma anche una riduzione complessiva dell’apporto calorico, lo svolgimento costante di una moderata attività fisica di tipo aerobico ed una miglior gestione dello stress.

In sostanza basterebbe consumare in abbondanza verdure, ortaggi e frutta (verdure e ortaggi in tutti i pasti, la frutta meglio negli spuntini, scegliendo prodotti di stagione, locali e se possibile biologici) carboidrati complessi (soprattutto a colazione e a pranzo e sotto forma di cereali integrali, alternando tra quelli con e senza glutine (riso, mais, grano saraceno, quinoa, amaranto e miglio con frumento, farro, orzo, segale, avena e kamut)), limitare le proteine animali (carne, pesce, uova, latte/formaggi) alternandole con quelle vegetali dei legumi (ceci, lenticchie, fagioli, piselli e soia) oppure della frutta secca (noci, mandorle, nocciole, anacardi, pinoli, pistacchi, ..), limitare i grassi utilizzando principalmente gli oli (in particolare l’olio di oliva extra-vergine e/o l’olio di lino spremuto a freddo).

 

 

Riferimenti e Bibligrafia per approfondire

 

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