Il Trattamento Manipolativo Osteopatico nel bilanciamento del Sistema Nervoso Autonomo

Introduzione

Quando pensiamo al trattamento osteopatico lo immaginiamo sempre rivolto alla struttura muscolo-scheletrica. Nel nostro immaginario l’osteopata è colui che tratta esclusivamente le disfunzioni muscolari o articolari a seguito di traumi o di problematiche da sovraccarico.

In realtà il ruolo dell’Osteopata è molto più ampio. I campi di applicazione si stanno pian piano aprendo alle patologie neuro-degenerative, alla neo-natalità, alle patologie psicologiche-psichiatriche, al campo stomato-gnatico, visivo ecc. Questo perché il trattamento manipolativo è in grado di stimolare processi di adattamento molto profondi e complessi.

Osteopatia e Sistema Nervoso Autonomo

In particolare la letteratura scientifica sta mettendo in evidenza il ruolo del trattamento osteopatico nelle condizioni di stress elevato e nello specifico nel riequilibrio del sistema nervoso autonomo (SNA).

Il SNA è quella parte del sistema nervoso che garantisce le funzioni vitali (battito cardiaco, respiro, funzioni ormonali ecc). Il SNA è composto da due componenti: la componente ortosimpatica (l’acceleratore del nostro organismo) e la componente parasimpatica (il freno del nostro organismo). Uno sbilanciamento verso uno di questi due sistemi comporta una riduzione del miglior adattamento fisiologico, evidenziando uno stato di stress.

Per quantificare il bilanciamento del SNA viene utilizzata la misura della variabilità della frequenza cardiaca (HRV). L’HRV è una misura che dipende dalle differenze temporali che sussistono tra un battito cardiaco ed un altro. Maggiore sarà l’HRV più in “salute” sarà il SNA. Viceversa, un minor grado di HRV sarà associato ad una condizione di stress o di scarso adattamento. Trovate QUI maggiori indicazioni sul SNA e sull’HRV.

L’effetto del trattamento osteopatico sull’HRV

Esistono ad oggi numerose evidenze scientifiche in cui viene indagata la relazione tra trattamento osteopatico e l’HRV. Questi studi, utilizzando diversi approcci di trattamento osteopatico, hanno messo in evidenza un effetto benefico sul bilanciamento del SNA attraverso la misurazione dell’HRV. In particolare, in caso di perdita di un buon bilanciamento a seguito di stress cronico o di dolore il trattamento osteopatico è in grado di attivare la risposta parasimpatica, aumentando le capacità di adattamento a stimoli stressogeni (interni ed esterni). In sostanza, nelle condizioni in cui si presenta una iper-attivazione del sistema ortosimpatico (situazioni di dolore, infiammazione cronico) o nelle fasi di stress che inducono invece un generale abbassamento della “potenza” del nostro SNA, il trattamento manipolativo agendo prevalentemente sulla componente parasimpatica è in grado di stimolare un bilanciamento ed un incremento della potenza del sistema. Questo porterà ad una migliore capacità di adattamento fisiologico, riducendo quindi lo stato disfunzionali a cui eravamo sottoposti.

Così come il trattamento osteopatico non mira solo alla componente muscolo-scheletrica, è anche vero che la manipolazione non necessita sempre di tecniche “dirette” e rapide (i classici thrust, ovvero le manovre in cui l’osteopata fa “schioccare” le articolazioni). Al contrario, l’osteopata ha nel suo “bagaglio” professionale, una serie di approcci e tecniche manuali che possono agire a livello mio-fasciale, viscerale e sull’asse cranio-sacrale. Queste tecniche risultano estremamente dolci e vengono svolte con tempi di azione prolungati. Un tale approccio mira in maniera diretta al miglioramento della funzionalità tessutale o di mobilità del distretto trattato (es. la mobilità del diaframma, la riduzione di tensione a livello cervicale, ecc), ma dall’altro presenta come effetto indiretto la stimolazione del nervo vago che è il principale attore del sistema parasimpatico. Questa azione produrrà così un effetto sistemico per via della risposta a livello del SNA.

Quando andare dall’osteopata per migliorare il bilanciamento del SNA

In generale le due situazioni che possono necessitare di un intervento dell’osteopata per bilanciare il SNA sono le condizioni di dolore cronico, ovvero quella sintomatologia dolorosa che si protrae nel tempo e che difficilmente riesce ad essere gestita e/o ridotta e le condizioni di stress elevato ovvero quando siamo sottoposti a periodi di “sovraccarico” sia fisico che mentale che portano il nostro organismo verso una condizione di disfunzione o patologia.

In entrambe le condizioni, l’approccio osteopatico può garantire un ottimo risultato potenziando le risorse interne della persona per gestire e ridurre dolore e stress.

A seguito di una valutazione quantitativa dell’HRV e della valutazione posturale ed osteopatica, il trattamento manipolativo sarà completamente individualizzato, in modo da trattare le aree del corpo che presentano una riduzione di mobilità o di adattamento fisiologico e stimolare la miglior risposta adattiva dell’organismo.

L’approccio integrato di Vitalia

Il nostro approccio, in tutti i campi di nostro interesse, dall’allenamento di alto livello alla rieducazione funzionale, è sempre multi-disciplinare ed integrato. Per questo riteniamo che il trattamento osteopatico sia essenziale per “rimuovere” meccanismi fisiologici che alla lunga possono portare a condizioni disfunzionali o patologiche. Ma il trattamento osteopatico deve sempre essere visto in congiunzione con un piano di esercizio fisico ed un approccio alimentare corretto ed individualizzato. Con la sinergia di queste componenti sarà possibile “potenziare” il proprio stato di salute raggiungendo la salute nella sua forma migliore.

Il programma BackToLife mira esattamente a questo. Ovvero, riportare la nostra salute al centro a seguito del difficile periodo di quarantena. E con l’integrazione di trattamento manuale, esercizio ed alimentazione siamo in grado di agire su tutte le componenti del nostra salute per garantire il miglio risultato possibile!

Referenze
  • Henley, C. E., Ivins, D., Mills, M., Wen, F. K., & Benjamin, B. A. (2008). Osteopathic manipulative treatment and its relationship to autonomic nervous system activity as demonstrated by heart rate variability: a repeated measures study. Osteopathic Medicine and Primary Care, 2(1), 7.
  • Ruffini, N., D’alessandro, G., Mariani, N., Pollastrelli, A., Cardinali, L., & Cerritelli, F. (2015). Variations of high frequency parameter of heart rate variability following osteopathic manipulative treatment in healthy subjects compared to control group and sham therapy: randomized controlled trial. Frontiers in neuroscience, 9, 272.
  • Curi, A. C. C., Alves, A. S. M., & Silva, J. G. (2018). Cardiac autonomic response after cranial technique of the fourth ventricle (cv4) compression in systemic hypertensive subjects. Journal of bodywork and movement therapies, 22(3), 666-672.
  • Fornari, M., Carnevali, L., & Sgoifo, A. (2017). Single osteopathic manipulative therapy session dampens acute autonomic and neuroendocrine responses to mental stress in healthy male participants. J. Am. Osteopath. Assoc, 117, 559-567.
  • Milnes, K., & Moran, R. W. (2007). Physiological effects of a CV4 cranial osteopathic technique on autonomic nervous system function: A preliminary investigation. International Journal of Osteopathic Medicine, 10(1), 8-17.